Diversi cittadini sciiti sono stati condannati in Arabia saudita per aver celebrato la ricorrenza religiosa islamica dell'Ashura.
Un tribunale della citta' a maggioranza sciita di Ahsaa,nell'est del paese,ha emesso le condanne,accusando gli imputati di aver commemorato il martirio dell'Imam Hoseyn(AS).Gli uomini sono stati condannati a pene detentive e alla fustigazione.
Non e' la prima volta che il governo saudita perseguita i propri cittadini per le loro pratiche religiose.Nel 1998 le forze di sicurezza hanno arrestato Ahmad al-Molablab,che faceva il muezzin in una moschea sciita di un piccolo villaggio vicino ad Ahsaa,consegnado alcuni giorni dopo il suo corpo senza vita alla famiglia.
L'avvocato e giurista Taha al-Haji ha deplorato le recenti condanne,aggiungendo che queste vanno contro i piu' elementari diritti della persona.nonche' contro la stessa Sharia islamica.
Stessa opinione da parte dell'attivista politico Ali al-Gharash,secondo cui il fatto che l'Arabia saudita consideri parte dei propri cittadini(gli sciiti in particolare) come infedeli,e per questo li sottoponga ad arresto e tortura,non fara' altro che provocare gravi tensioni sociali in futuro.
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